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Povero
me, come è andato a catafascio questo Blog!.
Mi direte che si sa, i bambini assorbono una marea di tempo, ed
effettivamente E.R. di tempo ne assorbe eccome, ma ciò nonostante potrei
ancora fare qualcosina, il problema è diverso.
Una delle maggiori fonti di acidità di stomaco è quando sento al
telegiornale che si prendono provvedimenti per introdurre al mondo del
lavoro i giovani.
Sia perché molte di queste iniziative non danno un vero sbocco lavorativo
al giovane ma solo illusioni, e con le varie regole sul praticantato,
apprendistato, lavoro giovanile in genere, vengono pure mal pagati.
Il problema è che nessuno pensa a chi è over 35.
Persone da quell'età in su sono sempre più ricche di esperienza e
dovrebbero essere preziose per ogni ditta, invece sono ingombranti,
diventano lo scarto della Società, perché è molto meglio avere gente
inesperta e continuamente da addestrare ma foriera di agevolazioni fiscali
e salariali, piuttosto di qualcuno che serva veramente ma che va pagato il
giusto. E poi ci stupiamo che l'Italia va "così così".
Per non parlare di quei dirigentelli che fanno le assunzioni dotati del
numero di neuroni giusto sufficiente per parlare, mangiare, e svolgere il
compitino, imbottiti di dogmi e regole pseudo-psicologiche.
Sapete cosa mi sono sentito dire più di una volta?.
Lei ha un curriculum ottimo pieno di esperienze, ma il problema è proprio
questo. lei sa fare così tante cose che non sappiamo come inquadrarla
nella nostra ditta....".
E inquadrami scegliendo fra quelle cose quelle che servono alla vostra
ditta no?!. Non ci vuole particolare intelligenza per compiere una
simile operazione. Eppure no, essere ricco di esperienza è ostativo per
l'attuale dirigenza italiana.
Tant'è che da più parti mi hanno consigliato di frammentare il mio
curriculum nelle varie esperienze, e mandare il curriculum più adatto ad
ogni settore.
Io trovo la cosa semplicemente grottesca: che l'intelligenza sia merce
rara non mi é noto da oggi, ma cen'è veramente così poca in giro?.
Quando la ditta in cui lavoravo, ormai qualche anno fa, andava sempre
peggio ed io venivo pagato sempre peggio e sempre meno, quando era chiaro
che il titolare mi sfruttava e viveva sulle mie spalle, in tanti mi
chiedevano chi me lo faceva fare di restare ancora li.
Lo so, apparentemente era da stolti, ma li facevo il lavoro che avevo
sempre sognato, il fotografo, ed avevo comunque il mio spazio autonomo
dove ero padrone di me stesso in buona misura e dove ero io a dire cosa
andava fatto.
Non è una situazione che capita tutti i giorni.
Quanto il rapporto sfruttamento/beneficio, si è sbilanciato a favore
dello sfruttamento me ne sono andato.
Eh già ma è da allora che sono un over 35 inutile alla società.
Qualcosa ho fatto a livello autonomo ma Torino è troppo morta, oserei
dire in avanzato stato di decomposizione, per qualcosa di vivo e creativo
come la fotografia.
Così assottiglia oggi, assottiglia domani, per portare a casa qualche
euro sicuro ho dovuto accettare un lavoro che più lontano dalle mie
aspirazioni non potrebbe essere.
Prendo una cifra ridicola alla settimana e vengo trattato come "il
ragazzo di bottega".
Nel mio piccolo nel passato impiego con il mio lavoro e con le mie
capacità gestionali del mio reparto, portavo in ditta anche 1.700.000.000
di lirozze all'anno con il quale il titolare poteva permettersi le sue
donne ed i suoi lussi, e le banche acconsentivano.
Pur avendone parlato, dove lavoro ora, sembra che siano stati solo i muri
ad ascoltare e vengo trattato come l'inesperto che deve imparare tutto e
sbaglia molto. Siccome in questa ditta si svolgono lavori pesanti,
dall'ufficio ora mi dirottano sempre più spesso a quelli, e le ore
diventano sempre più ogni giorno che passa.
Il titolare non ha mai letto un libro in vita sua e ne va fiero,
probabilmente il libretto di istruzioni della macchina lo considera già
un libro e non lo legge.
Dall'alto di tanta ignoranza soffre di un complesso di inferiorità
imperioso ed urla e strepita tutto il giorno contro tutto e contro tutti
perché nessuno sa fare bene il proprio lavoro, e naturalmente, lui è
l'unico a saperlo fare.
Non manca la segretaria, tipica zitella inacidita, dalle capacità
mediocri e dalla mente ristretta, che impone in ufficio, procedure
macchinose e talvolta ridicole, anche per coprire le proprie
manchevolezze.
Insomma, tutti i giorni vengo sottosfruttato, umiliato, vilipeso e
sballottato, per una paga ridicola. Almeno fosse congrua uno cercherebbe
di dare più senso al tutto, in fondo di storie particolari sui posti di
lavoro se ne sentono tante, se però a fronte di tutto uno porta a casa
una cifra che ha un senso, riesce a dare almeno qualche giustificazione al
tutto.
D'altro canto per il bene della mia famiglia devo ristare in attesa di
meglio (?).
Certo è che tutto questo
mi logora, mi intristisce mi spegne le emozioni e la fantasia.
Mi sto adeguando alla mia città, sembrando sempre più un living dead.
Ovviamente di tutto questo il BLOG non può che risentirne pesantemente.
Memento mori.
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