Oggi su Facebook qualcuno ha postato, con dotta disquisizione, una foto ormai nota dove si vede una famosa chiesa di Torino, il Monte Bianco e la Luna che stava tramontando, tutte e tre perfettamente allineate.
Tutte le volte questa foto suscita dibattiti ogni volta che viene postata: è su questi dibattiti che voglio disquisire.
Innanzitutto nel caso specifico, la dotta disquisizione di presentazione era sbagliata, perché citava una lunga esposizione che avrebbe evidenziato alcuni effetti lunari, il fatto è che con una lunga esposizione la luna sarebbe mossa cosa che invece non è.
In fotografia per lunga esposizione si intende da un secondo in su, e lo spazio (la Terra) gira molto più velocemente di quanto sembri.
Poi sono iniziate le pre-critiche da parte di qualcuno, dicendo che chi dice che quella foto è artefatta è un ignorante, naturalmente senza spiegare perché sarebbe un ignorante.
Qualcuno dice che non è ignoranza ma solo invidia, tuttavia il tipo che sbandiera ignoranza ribatte il suo concetto confermando che non è invidia ma ignoranza, naturalmente senza continuare a spiegare dove risiederebbe l’ignoranza.
Io avrei avuto un paio di di cosette da dire dai miei modesti 57 anni come fotografo di cui alcuni decenni in uno studio come professionista.
La prima è che non me la sentirei di crocifiggere chi di primo acchito pensa che sia un montaggio, semplicemente perché ormai è rarissimo vedere una foto genuina in rete: sono tutte elaborate, almeno un po’.
Non è quindi affatto un peccato dubitare che una foto, soprattutto se particolarmente d’impatto, sia artefatta.
A suo tempo è intervenuto l’autore a spiegare che la foto è genuina, illustrando come era stata fatta, frutto di studi per trovare il punto adatto e di numerosi appostamenti molti rovinati dalle nubi.
Detto quindi che non c’è nulla di male nel pensare che la foto sia un montaggio, passiamo alla questione dell’invidia.
Naturalmente l’invidioso cronico c’è sempre e ovunque, personalmente non provo invidia, semplicemente perché, tolgo tanto di cappello per il lungo lavorio per ottenere questa fotografia in modo genuino, però di fotografico c’è poco, l'autore ha messo tanta passione e tantissima pazienza, qualità che ognuno, se le ha, impiega dove meglio crede. Quindi i meriti non sono fotografici, se non in parte, lo sono soprattutto la costanza e la pazienza che ha avuto, queste sì certamente ammirevoli.
Poi questo autore ha proposto altre foto, belle di effetto, ma nulla di che per uno che sappia un po’ fotografare, soprattutto adesso che il digitale ha facilitato le cose a chi scatta: il suo top è quella foto dell’allineamento. Non è mia intenzione sminuirlo, anzi, se proprio vogliamo parlare di invidia, gli invidio questa voglia di girare con l’attrezzatura e di combattere i rapinatori sempre dietro l’angolo, però io ho visto molti fotografi che per una foto indovinata sono ascesi all’olimpo della fotografia.
Per me questo non basta: devi avere un portfolio di belle foto alla pari come bellezza per poter assurgere all’Olimpo.
E tu mi direte?
Qualche bella foto ce l’ho anche se è oltre oceano al momento non avendo potuto portarla con me. Ma le foto che avrei amato fare non ho mai o quasi potuto farle. Per molte ragioni. Non posso aspirare all’Olimpo, però come si fa una bella foto, quello sì che lo so, oh se lo so. Però ho evitato di tuffarmi nel bailamme: quante probabilità avrei avuto di non essere travolto dai “saccenti” con offese di tutti i tipi?
Nessuna.