Fra
impressioni sul calcio ed ora queste, penserete che il mio angolo dei
pensieri sia un pensatoio sportivo: è stata una combinazione, il tempo
è quello che è, i pensieri che vorrei mettere giù sono tanti, e
chiaramente quelli sportivi sono più veloci da scrivere.
Cercherò quindi di arricchire con altri temi in futuro non temete!.
Veniamo
quindi all’addio di Schumacher.
Molti
hanno pensato che avrebbe potuto gareggiare ancora un po’, che non era
ancora arrivato il suo momento calante.
Ed è verissimo, tuttavia io sono convinto che Schumacher abbia fatto
bene a ritirarsi ora, perché ha trovato un avversario decisamente
più forte di lui.
No, non sto parlando di Alonso
che ha vinto due campionati non si sa bene come e si dovrà tener
strette queste due vittorie.
Sto parlando dei regolamenti della F1, che la stanno
sempre più mortificando ed allontanando dallo spirito della F1 che
dovrebbe esprimere il meglio in fatto automobilistico.
Già si è
visto qualcosa due campionati fa, dove le squadre gommate Michelin hanno
fatto il “colpo di mano” ottenendo le gare da effettuarsi con un
unico treno di gomme.
Si era già capito da tempo che le gomme
Michelin, pur globalmente inferiori alle Bridgestone, erano
caratterizzate da una lunghissima durata. Tant’è che non era raro che
i piloti Michelin al pit stop scegliessero
di rifornire solamente o di cambiare solamente le gomme posteriori,
ritenendo più performanti gli pneumatici usurati.
Con la scelta regolamentare di effettuare
tutta la gara con un solo treno di gomme, era chiaro che i gommati
Michelin erano in chiaro vantaggio rispetto alle Bridgestone che
dovevano di punto in bianco ideare un pneumatico che durasse tutta la
gara.
Probabilmente questo comportamento delle Michelin era un difetto perché
non si consumavano come avrebbero dovuto per garantire una buona
aderenza, in questo modo il difetto si è tramutato in un
vantaggio.
In quel campionato, quindi, la Ferrari gommata Bridgestone, è stata in
continuo difetto, pur dimostrando con gomme fresche, o quando il
produttore di pneumatici indovinava una fornitura di gomme, di essere
sempre la macchina con il miglior potenziale.
Nel campionato appena concluso è ritornata la possibilità di cambiare
le gomme ai pit stop ma contemporaneamente
sono cambiati anche altri regolamenti.
È vero che il campione sa fare la manovra che altri non sanno fare, sa
regolare la macchina meglio degli altri, ma oltre certi limiti deve
avere anche un mezzo che gli fornisca quello che chiede.
E gli attuali regolamenti soffocano lo
sviluppo delle macchine impedendo sempre più tutto questo.
Quest’anno, colpevole anche la Ferrari che arriva sempre in ritardo
con la nuova macchina all’inizio di ogni
campionato, ha fatto il suo massimo, alla fine la Ferrari ha dimostrato
di essere sempre la macchina da battere, e con un pizzico di sfortuna è
sfumato nuovamente il campionato.
Quando i regolamenti permettevano di costruire ancora macchine simili a
quello che dovrebbe essere una Formula uno, la
Ferrari si permetteva addirittura il lusso di iniziare il campionato con
la vettura dello scorso anno, per finire con calma la nuova, e vinceva.
Schumacher deve aver visto chiaramente il futuro, deve aver individuato
il fatto che i regolamenti dei prossimi anni avrebbero solo mortificato
i suoi tentativi di
vittoria anziché favorirli, allora, essendo comunque vicino il tempo
dell’addio alle corse, ha deciso di farlo quest’anno.