Appunti 2008

     

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29 Febbraio 2008 [00:55] - Il giorno che non c'è.
,,,,, Quest'anno si lavora un giorno di più, e personalmente non percepisco maggiori emolumenti per questo.
Recuperiamo quel piccolo dispetto che fa la Terra a chi si è affannato per creare un calendario: per percorrere un'orbita attorno al Sole il nostro pianeta non impiega 365 giorni spaccati, ma richiede ancora sei ore e spiccioli.
per cui 6X4=24, ogni 4 anni Febbraio conosce un giorno in più per andare a pari di quelle sei ore.
In realtà non si va proprio alla pari perché sono sei ore e spiccioli, come dicevo, e restano quindi questi ultimi da compensare.
Onestamente ignoro come si compensino ma, forse proprio nel calcolo dei bisestili secolari, si compie questa compensazione.
Perché se non si facesse, saranno pure spiccioli di minuti, ma anno dopo anno, secolo dopo secolo, potremmo già essere di qualche giorno sfasati rispetto al calendario, ecco perché magari le stagioni non sono più così sincronizzate.
Se fra coloro che mi onorano di leggere queste righe c'è qualche esperto in materia sarò lieto di farmi illuminare in proposito.
Per il resto lascio a chi si diletta di altre cose del tipo "anno bisesto, anno funesto" l'elucubrare.

Tanti auguri a chi è nato in questo giorno è può festeggiare veramente il compleanno solo ogni 4 anni!.

Spero che sia una giornata in più, ma una giornata come le altre: sicuramente è una giornata in più con la mia famiglia e la cosa mi allieta! :)))

Ora vado a nanna, ciao ciao!.

 

 

12 Marzo 2008 [20:11] - La nostra parte animale.
,,,,, Io sostengo sempre che se tenessimo ben presente che, comunque sia, siamo anche noi una delle tante specie di animali che popolano il Pianeta Terra, i rapporti interpersonali sarebbero assai migliori.

L'altra sera io ed E.R. stavamo guardando l'elezione di Miss Padania alla TV.
Loredana sostiene di essere venuta in sala ed averci trovato tutti e due con faccia allupata a guardare le varie pretendenti al titolo che sfilavano e si esibivano.....
Che la suddetta faccia ce la avessi io, niente di strano, ma che anche E.R. si sia soffermato a guardare il programma ed a restante molto attratto, sopratutto quando sfilavano le signorine, significa proprio che c'è qualcosa nel nostro DNA cui rispondiamo a prescindere dall'età che abbiamo sul groppone.
D'altro canto era il presupposto di questa riflessione!.

 

 

19 Giugno 2008 [23:00] - Ecchissenefrega? (2)
Anche quest'anno, come da molti anni a questa parte, i telegiornali dedicano ampi servizi agli esami di maturità ed anche posizionati in alto nella scaletta, talvolta come prima notizia.
E come da tanti anni a questa parte mi domando che utilità abbiano questi servizi, che testimoniano di un evento di routine, che non ha nessun carattere peculiare, rispetto ad altri eventi. 
La maturità é una pratica burocratica, altamente inutile a mio avviso, come tante ne vengono effettuate tutti i giorni.
Questi servizi non mi hanno interessato nemmeno quando io ho fatto la maturità, oppure l'ha fatta uno dei miei fratelli, e a sentire quello che dicono amici e conoscenti, a loro volta non sono mai stati minimamente interessati da questi servizi.
Fra l'altro, vengono puntualmente ignorati gli istituti tecnici perché a quanto pare per i giornalisti esistono solo i licei, aggiungendo al senso di inutilità, anche un marcato fastidio per chi come me ha frequentato un istituto tecnico, e si sente snobbato, anche se poi l'università e la vita hanno dimostrato che la preparazione ricevuta all'Istituto tecnico non ha nulla da invidiare a quella ricevuta nei licei.
Che dire: mi domando, e ridomando anche quest'anno, perché tutti gli anni ci sia questo rito dei servizi sulla maturità nei telegiornali, e mi domando se fra voi che mi leggete magari v'è qualcuno cui interessano, sarebbe per me interessante sentire il perché...

 

11 Ottobre 2008 [15:50] - Mala educazione e pubblicità.
,,,,, Anche se questo prefisso "mala" non lo amo molto, non a caso ho usato "mala educazione", invece di "maleducazione".
Questo perché il fenomeno si muove in diverse direzioni.
Già ho criticato l'uso del cattivo italiano, anche se, probabilmente, è utilizzato per far sentire i consumatori più vicini al prodotto giacché un italiano non diciamo buono, ma almeno decoroso, è ancora un fatto raro.
Questa però è una motivazione, non una scusante, giacché la televisione dovrebbe comunque essere veicolo di buon italiano.
Venendo al dunque, parlando di maleducazione vera e propria, sono mesi, oramai, che si vede una pubblicità, dove un famoso campione dello sport davanti ad un distributore di merende e stuzzichini, si vede parare davanti una ragazza che gli prende l'ultimo pezzo di uno snack che lui voleva mangiare.
Questo non è certo l'unico esempio di maleducazione negli spot passata come "simpatia", però l'esempio in questione mi fa proprio arrabbiare ogni volta che lo vedo perché è veramente troppo.
Non si può usare un atto di cafoneria per fare una pubblicità.
Oltretutto in questo spot passa anche un secondo messaggio negativo: la ragazza cafona non è la classica belloccia delle pubblicità, è proprio un pezzo di ragazza: ben fatta e dal viso bello ed affascinante.
Passa quindi anche il messaggio che se sei bella/bello ci si può permettere di fare anche i cafoni tanto viene archiviato tutto con simpatia e rassegnazione dalla vittima.
Spot decisamente da bocciare.

Il secondo esempio che volevo portare, riguarda uno yogurt già ampiamente pubblicizzato, per combattere un disturbo nella regolarità evacuatoria che colpisce, come sappiamo, più frequentemente le donne.
In questo nuovo spot si vede una amica della presentatrice testimonial del prodotto, che "sentendosi gonfia", ovvero non essendo riuscita ad evacuare magari da un paio di giorni, esce di casa nientemeno che indossando un poncho per coprire il suddetto gonfiore che tanto la turba.
Utilizzando lo yogurt, naturalmente, alla fine dello spot con gioia e soddisfazione si declama "e niente poncho!".
Io trovo scandaloso uno spot del genere in questo periodo, dove è ancora vivissimo il falso messaggio che "magrezza è uguale bellezza", quando moltissime ragazze sono almeno 5/10 kili sottopeso pensando erroneamente di essere belle, o addirittura non cadono in una turba alimentare quale l'anoressia.
Anche in questo caso, questo spot non è l'unico a lanciare pericolosi messaggi sull'aspetto fisico, ma questo mi ha proprio fatto saltare sulla sedia!